Il martinese Aquaro nuovo vicedirettore de “La Repubblica”
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19 Febbraio 2013Il cinema ha rappresentato nell’ ultimo secolo la forma d’arte più accessibile , il sogno di mondi e culture diverse la cui fruizione è stata resa possibile grazie alla capillare presenza delle sale cinematografiche nella nostra regione, assolvendo queste al ruolo, oltre che di contenitore culturale, di luogo di aggregazione e arricchimento sociale e civico di tante generazioni di cittadini, e ciò in un gran numero di comunipugliesi dal più grande al più piccolo contribuendo alla qualità della vita nel nostro territorio.
Oggi, per molteplici motivazioni, dai cambiamenti nella filiera dell‘audiovisivo al particolare momento di crisi economica che affligge tutte le famiglie italiane, la permanenza in attività delle sale cinematografiche, indistintamente tutte dai cinema di città a quelli di provincia, è seriamente compromessa e con essa la possibilità in un prossimo futuro per i cittadini pugliesi di fruire di questo servizio “di fatto” pubblico. Un servizio per il quale lavorano in silenzio, piccole aziende private di esercizio cinematograficoanimate dall’impegno di donne e uomini uniti nella promozione e diffusione della cultura cinematografica.
Se il mercato nazionale del cinema ha subito flessioni nell’ ultimo anno in tutta la Nazione, la situazione in Puglia è ancora più drammatica con decrementi di presenze che in alcuni territori sono arrivati a dimezzare gli spettatori rispetto al precedente anno, mettendo a rischio chiusura i cinema (oltre a quelli che hanno già chiuso nell’ ultimo decennio).
E’ per questo che le imprese e i lavoratori delle sale cinematografiche della Puglia, attraverso le associazioni ANEC,FICE, ACEC aderenti all’AGIS di Puglia e Basilicata intendono sensibilizzare tutto il pubblicopromuovendo come prima iniziativa, la raccolta di firme per un appello da inviare a tutte le forze politiche coinvolte – a ogni livello- nella gestione delle cosa pubblica, dal futuro governo nazionale a quello regionale, a quelli provinciali e comunaliaffinchè pongano in essere tutte le azioni necessarie al mantenimento in vita delle sale cinematografiche e al loro riconoscimento come servizio di bene collettivo.
A Martina Franca è possibile sottoscrivere la petizione da inviare alle istituzioni, recandosi al Teatro Verdi in piazza XX Settembre.