Lampedusa. L’amministrazione si impegna a promuovere iniziative per sentimenti di solidarietà
4 Ottobre 2013Tutto pronto per la gara contro Foggia
6 Ottobre 2013Oltre tre miliardi di euro. A tanto ammonta il giro di affari, in Puglia, delle compravendite di immobili di tipo residenziale. Una cifra che rimane molto elevata, calcolata sulla base delle superfici cedute nel 2012 e le relative quotazioni medie.
In provincia di Bari si fattura quasi la metà dell’importo complessivo (1,4 miliardi di euro). Seguono Foggia (482 milioni), Lecce (481), Taranto (388) e Brindisi (279).
E’ quanto evidenzia la prima indagine sul settore residenziale, condotta dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia, che ha elaborato anche i dati relativi ai mutui ipotecari, al capitale complessivo e a quello medio concessi dagli istituti di credito.
Il fatturato medio di una singola abitazione pugliese si aggira attorno ai 116mila euro. A Bari si registra il valore più alto (137mila), a Lecce quello più basso (90mila). La quotazione media è di 1.373 euro per metro quadro nelle città capoluogo e di 1.038 euro nei paesi. Bari si conferma la città più cara (1.772 euro per metro quadrato); seguono Foggia (1.318), Brindisi (1.146), Taranto (1.110) e Lecce poco sotto mille euro.
Crollano anche i mutui. Nel 2012, in Puglia, ne sono stati stipulati 7.837 per
l’acquisto di una casa. Rispetto all’anno precedente, si registra un crollo del
41,8 per cento (nel 2011 erano 13.471). Un calo che conferma l’acuirsi della
stretta creditizia attuata dalle banche nei confronti della clientela.
Dall’analisi dei dati emerge che tale contrazione ha colpito di più le città
capoluogo (-44,8 per cento) rispetto al resto della provincia (-40,7 per cento).
Impressiona, su tutti, Taranto, in calo del 44,6 per cento (da 2.135 si scende a
1.182). Seguono Lecce meno 41,7 per cento (da 1.949 a 1.136), Brindisi meno
41 per cento (da 1.207 a 712) e Foggia meno 40,2 per cento (da 1.904 a
1.138).