Tragedia del Raganello. Gianfranco Fumarola ha perso la vita, ma ha salvato quella dei suoi figli
23 Agosto 2018Notte bianca al Villaggio di Sant’Agostino
25 Agosto 2018Non sono certo anni felici per lo sport martinese, abituato a giocare ruoli da protagonista in campionati di livello e che, con il calcio, ha persino sfiorato lo storico salto in serie B.
Altri tempi che difficilmente si potranno ripetere.
Nel frattempo si sono avvicendate diverse gestioni e tante esperienze sportive. Il pallone è sceso per ben due volte negli inferi dei campionati minori, il basket ha assistito a un lento declino fino alla mancata iscrizione di quest’anno in serie D, con la pallavolo che qualche anno fa ha compiuto la scelta dolorosa ma coraggiosa e sapiente di rinunciare al campionato di serie B per ridimensionare un progetto che sarebbe potuto sfuggire di mano. In mezzo c’è anche una serie A di pallavolo, esperienza di un solo anno con il titolo della Prisma Taranto, e alcune iniziative di livello nel calcio a 5, tra cui anche la storica cavalcata in serie A della Lc Martina.
Davvero tanta roba per una città di 50 mila abitanti, grazie anche al supporto di un tessuto economico e imprenditoriale che ha saputo sostenere i progetti sportivi.
“Oggi è più difficile perché mancano gli sponsor”.
È questa la frase che si ascolta sempre più spesso dai presidenti delle società sportive. Eppure le aziende, a eccezione di alcune imprese che operavano nel tessile, ci sono ancora. Perché quello che manca oggi non sono le imprese disposte a sostenere i progetti, quanto la fiducia verso un mondo, quello sportivo, dietro cui spesso si sono nascoste delle gestioni poco brillanti. Oggi le imprese sono spaventate, tanto da avere paura a investire nello sport. Ma gli strumenti per restituire dignità sportiva alla città ci sono tutti.
o.cri.