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4 Maggio 2022L’autrice del libro “Il precipizio dell’amore” torna in provincia di Taranto per un incontro organizzato dall’associazione Circo Laboratorio Nomade. Insieme a lei interverranno degli esperti per parlare di disabilità, inclusione sociale e caregiver
Sabato 7 maggio a Crispiano si terrà un incontro con Mariangela Tarì, autrice del libro “Il precipizio dell’amore. Solo appunti di una madre” (Mondadori). L’appuntamento è alle 19 nella villa comunale “G. Falcone”. L’ingresso è libero. In caso di maltempo, l’iniziativa si terrà al teatro comunale.
Nel libro, che sta avendo uno straordinario successo, l’autrice tarantina ha raccontato la sua storia familiare di coraggio, disabilità, malattia ed esercizio della felicità. Una lezione di vita importante, per tutti. Insieme a lei, sabato prossimo, a dialogare sui temi dell’inclusione sociale, della disabilità e della figura dei caregiver, ci saranno la presidente di Circo Laboratorio Nomade Monia Pavone, l’insegnante del circolo didattico “P. Mancini” Martina Lacatena, l’assistente sociale del Comune di Crispiano Simona De Angelis e la psicologa e dirignete dell’Unità Territoriale Riabilitativa Martina Franca-Crispiano Patrizia Pastore. Modererà la discussione il giornalista e presidente di Volta la carta Vincenzo Parabita.
L’incontro, che rientra nel progetto “Circuiti – Circo per tutti” (vincitore dell’avviso pubblico “Sport di tutti – Inclusione” della società Sport e Salute), è organizzato dall’associazione Circo Laboratorio Nomade, in collaborazione con l’associazione culturale Volta la carta, il Comune di Crispiano e il circolo didattico “P. Mancini”.
L’AUTRICE
È nata a Taranto, dove ama tornare. Laureata in Giurisprudenza, ha conseguito l’abilitazione per l’insegnamento alla scuola primaria e ha iniziato come docente di sostegno di bambini diversamente abili. Attualmente insegna a Verona. Da anni collabora con il teatro Crest di Taranto costruendo percorsi teatrali per le scuole. È presidente dell’associazione di promozione sociale La Casa di Sofia (a cui verranno devoluti i proventi del suo libro), che si occupa di migliorare la qualità della vita dei bambini con disabilità o gravemente ammalati attraverso la terapia ricreativa. Nel 2021 Mondadori ha pubblicato il suo primo libro, “Il precipizio dell’amore. Solo appunti di una madre”. Sempre lo scorso anno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella le ha conferito il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «per la sua preziosa, intensa e appassionata testimonianza delle difficoltà quotidiane legate alla condizione di caregiver familiare».
IL LIBRO
Il dolore è come l’amore, è una potenza creatrice. Quando si ama tanto si crea: una famiglia, un figlio, un dipinto, parole nuove. Il dolore fa lo stesso. Quando è troppo forte deve diventare qualcos’altro. Mariangela Tarì, madre di due figli colpiti entrambi da gravi malattie, l’ha visto accadere. Mamme e papà senza più figli che si aggirano negli ospedali, che creano associazioni, che lottano per leggi più eque. Genitori attraversati da un dolore troppo grande che scartano l’odio e piantano ancora margherite. In queste pagine impetuose e vitali, la sofferenza si trasforma in energia, progettualità, combustibile da bruciare “perché quando si ammala un bambino tutti si ammalano, tranne il bambino. Lui non sa di essere malato”. E allora non resta che alzarsi dal letto, andare nel mondo, sforzarsi di vedere la bellezza e fare spazio alla felicità. Sì, perché gli anni di lotta giornaliera contro la malattia, la burocrazia, la società hanno reso limpida in Mariangela la consapevolezza che la felicità è una scelta. Di più: l’esercizio di forzare la felicità alla lunga la rende possibile. Ed evidentemente anche contagiosa, perché leggendo questo libro sentiamo l’impulso a vivere di più, con più gioia, leggerezza, affrontando anche la paura e il rifiuto, e poi andando oltre. Un racconto catartico, che ha origine da una lettera scritta d’impulso a un quotidiano e pubblicata sulla prima pagina de La Repubblica nell’ottobre del 2018, la prima scintilla di una fiamma che Mariangela Tarì tiene accesa insieme alla sua famiglia, agli amici, agli altri genitori e a tutti i caregiver, coloro che si prendono cura.