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19 Novembre 2015Donne sull’orlo di una crisi di … welfare. In Puglia diminuiscono le imprenditrici e le lavoratrici autonome. Se ne contano 95.027 (un anno fa erano 99.121). La flessione è di 4.094 unità, pari al 4 per cento.
L’imprenditoria femminile che in Puglia rappresenta il 22,4 per cento del totale delle donne occupate (425.102) è in calo, in controtendenza rispetto ai dati nazionali che evidenziano la ripresa del mercato del lavoro, trainato dalle donne, la cui percentuale è prossima al massimo storico registrato, con un tasso di occupazione femminile pari al 47,5 per cento (dato di agosto scorso).
E’ quanto rileva l’Osservatorio di Confartigianato «Donne-Impresa», rielaborato in chiave regionale dal Centro studi di Confartigianato Imprese Puglia, su dati Istat e Unioncamere.
In particolare, sono 15.342 le donne pugliesi che ricoprono cariche nelle imprese artigiane, in flessione dello 0,9 per cento (un anno fa erano 15.485).
In Puglia, le titolari di aziende artigiane sono 9.811, di cui 6.258 operano nel macro-settore dei «Servizi alle persone» (pari al 63,8 per cento del dato complessivo), 2.509 nel «Manifatturiero» (25,6 per cento), 774 nei «Servizi alle imprese» (7,9 per cento), 241 nelle «Costruzioni» (2,5 per cento) e 29 in altri comparti (0,3 per cento).
In dettaglio, 6.385 operano nella provincia di Bari (pari al 41,6 del totale regionale), 3.472 in quella di Lecce (22,6 per cento), 2.049 in quella di Foggia (13,4 per cento), 1.809 in quella di Taranto (11,8 per cento) e 1.627 in quella di Brindisi (10,6 per cento).