Una cena, poi i contagi. Ma a Martina non c’è un solo focolaio come in altri Comuni
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6 Novembre 2020Un professionista del “sinpa” (da “sin pagar”, termine slang spagnolo che indica chi va via senza aver saldato il conto) è stato identificato e denunciato dal personale della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Martina Franca.
Un noto albergatore della città ducale, insospettito dalla lunga permanenza di circa un mese di un ospite, ha chiesto che la stanza fosse liberata con conseguente pagamento del conto.
Il cliente, ben vestito e dai modi affabili, ha assicurato che avrebbe lasciato la stanza in giornata, solo che, essendo sprovvisto di contante, era costretto a raggiungere la sua banca di Crispiano per il prelievo della somma corrispondente al saldo. Assalito dal dubbio di trovarsi di fronte ad un truffatore, l’albergatore si è rivolto al Commissariato di Martina Franca che si è subito messo al lavoro. Dopo l’identificazione e i primi accertamenti, effettivamente i poliziotti hanno appurato che il soggetto, un 30enne romano, ma di origine crispianese, aveva diversi precedenti per truffa e falso.
In particolare, l’uomo, nel dicembre del 2019, aveva frodato, con lo stesso modus operandi, un altro resort martinese, soggiornando per 10 giorni e andando via senza saldare il conto. L’accertamento, effettuato anche sui siti di prenotazione alberghiere online, ha dato ulteriore conferma ai sospetti: l’uomo era stato segnalato da varie strutture alberghiere come truffatore seriale.
Il 30enne è stato denunciato per il reato di insolvenza fraudolenta. Nei suoi confronti, è stato emesso il provvedimento di allontanamento con divieto di rientro nel Comune di Martina Franca.
Si ritiene opportuno rinnovare l’invito alle strutture alberghiere di procedere sempre alla denuncia dei truffatori: solo così sarà possibile tracciare gli spostamenti e stigmatizzare il loro modus operandi.