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12 Novembre 2020«Non possiamo sottacere il diritto di tutti gli operatori della Sanità a lavorare in serenità, come il diritto dei cittadini ad accedere alle cure per qualsiasi altra patologia». A parlare è il vicecoordinatore regionale della Lega Salvini Puglia, Gianfranco Chiarelli, che interviene sulla conversione di reparti covid-19 nell’ospedale di Martina. «Di questo – dice Chiarelli – non tiene conto la scelta di Emiliano e Lopalco che, per reperire posti letto per i nuovi contagiati, il cui numero purtroppo continua ad aumentare, hanno deciso di trasformare in “strutture Covid-19” alcuni reparti di molti ospedali pugliesi». L’ex parlamentare si dice preoccupato per la situazione dell’Ospedale “Valle d’Itria” di Martina Franca, un sicuro riferimento anche per gli abitanti di comuni limitrofi, che sarà costretto a ricevere – già nei prossimi giorni – pazienti covid.
«Mi preoccupa – dice – perché l’Ospedale “Valle d’Itria” non è un grande policlinico, ma un efficiente nosocomio di dimensioni adeguate al suo bacino di utenza. Trasformare alcuni suoi reparti in Covid-19, al di là delle problematiche tecnico-organizzative, creerà in questo piccolo ospedale un’allucinante promiscuità sanitaria. Più in generale verrà meno la serenità di tutti gli operatori sanitari che dovranno condividere situazioni e ambienti con colleghi che opereranno contro il coronavirus, come quelle sociali, penso semplicemente al bar o all’edicola. Una promiscuità sanitaria ancora più pericolosa per i pazienti del reparto oncologia», sottolinea ancora Chiarelli.
Secondo il management della Asl di Taranto inizialmente si partirebbe da Medicina e Cardiologia e successivamente coinvolgendo anche la Pediatria. Una soluzione che non piace a nessuno, tanto che l’Amministrazione comunale ha deciso di adottare una delibera di Giunta per rilevare le criticità di questo piano invitando la Regione e l’Asl a rivedere la loro posizione.
Contrario alla scelta di allestire una struttura mista a Martina è l’assessore regionale Donato Pentassuglia «significherebbe mettere a repentaglio la salute di tutti. Ci sono molte persone che hanno deciso di non curarsi per timore dei contagi», dice Pentassuglia. Contrario si è detto anche il consigliere regionale Renato Perrini «gli ammalati – dice – si concentrino in strutture ad hoc, Castellaneta, Manduria, Grottaglie e Martina lasciamoli per le altre patologie».
Dura anche la presa di posizione del coordinamento cittadino di Forza Italia. La drammaticità della situazione dice Michele Marraffa «impone senso di responsabilità e una presa di coscienza collettiva». Contrari a questa scelta si sono detti anche dal Tribunale per i diritti del malato e dall’associazione Abc di Ester.
o.cri.